Chi ha messo le mani nei conti di gioco dei clienti Full Tilt?
La vicenda Full Tilt sembra stia degenerando. Per la notissima poker room bloccata ormai dallo scorso aprile, i grattacapi maggiori arrivano ora da oltreoceano, in particolare dal Dipartimento di Giustizia Usa. Il procuratore Preet Bahara, nominato dal presidente Barack Obama, sostiene che i membri del consiglio della società si siano arricchiti utilizzando i fondi dei giocatori.
In pratica, dopo la chiusura del gioco online avvenuta lo scorso 15 aprile, i maggiori operatori del gaming statunitense se la sono cavata con una multa salata e soprattutto sono riusciti a restituire ai giocatori i fondi che questi avevano depositato sul conto di gioco. L’eccezione è Full Tilt, bloccata da una clamorosa mancanza di liquidità, tanto che “in cassa” c’erano solo 60 dei 390 milioni che appartenevano agli utenti.
Che fine hanno fatto i fondi dei giocatori?
Le indagini per ora portano ad alcune banche svizzere: gli azionisti di maggiornanza Chris Ferguson, Howard Lederer e Raymond Bitar si sarebbero appropriati illecitamente di centinaia di milioni di dollari…
Il tempismo “tragicamente” perfetto del Dipartimento di Giustizia statunitense potrebbe portare ad un nuovo rinvio della sentenza, mentre i legali della società stanno lavorando su due fronti. Da una parte a Londra si sta provando a ottenere il rinvio per il verdetto della Alderney Gambling Commision, che dovrà decidere se rinnovare o meno la licenza per riaprire il sito, dall’altra si tenta di arginare queste gravi accuse del Dipartimento di giustizia Usa.
Un bacio da Lady Poker